domenica 14 luglio 2013

La distanza

Se solo se ne andassero, se lasciassero riposare qualche minuto questi luoghi dalla loro presenza, se portassero via le loro parole, le loro dedizioni e gli strascichi dei pensieri che ho uditi per trent'anni, se solo spegnessero questo disturbo imperituro che alimenta cattivi odori come il motore del chiosco ambulante in piazza.
Se mi lasciassero posare la penna sul foglio e svuotare i loro echi, se mi permettessero solo per qualche istante di allargarmi nella mia urgenza, se mi dessero la loro assenza, lo spazio fermo e bianco per scrivere.

Per amare ci vuole distanza. Per ricordare ci vuole distanza. Ci vuole distanza anche per simulare la nostalgia, per montare un piccolo dramma naïv.
Forse pure la vicinanza a Dio mi sarà insopportabile da morta, e continuerò a reincarnarmi e a separarmi.

Lasciatemi nel mio silenzio, così urgente di parole mie.

mercoledì 10 luglio 2013

Come era la Terra

Era la Terra un mostro di squame e fauci,
minaccioso di lava e cavalli imbizzarriti
sullo sterminato suolo ora piatto, ora quadrato
sprofondato in un orrido pozzo di fosse e detriti.

Sommi geni lo concepirono pianeta
di  roccia con forma quasi a sfera.
Era la Terra divino capolavoro
custodito nell'oro di solare moneta.

Corpo d'acqua e continenti contrapposti
su due fronti di vite aliene una all'altra, guerra
di marinai sbattuti che ai primi orizzonti
fermi gridavano a cuore aperto "Terra, terra!".

Terra mineraria, gassosa, cava
di tufo e granito, di polvere e argento,
brillante di sale e vasta di praterie.
Terra di sciamani che divinavano il vento.

Uomini di terracotta la smuovevano,
donne di pietra la lievitavano come pane,
soffiavano sul cotone e lo intrecciavano in centrini.
Terra di volti carsici e corallini.

Era la Terra una biglia vacua e liquida,
palla di vetro con dentro per gioco
balene fluttuanti sotto la neve.
Ma venne una pioggia di fuoco:

tremò la Terra con i suoi giganti
i calamari e i vulcani, i bambini
annegarono con le madri urlanti
e i tiranni insieme ai loro soldatini.

Cascò lieve per miglia e miglia
nell'abisso girando in tondo
l'astro dissolto chiamato Mondo.

Era la Terra una meraviglia.