domenica 14 luglio 2013

La distanza

Se solo se ne andassero, se lasciassero riposare qualche minuto questi luoghi dalla loro presenza, se portassero via le loro parole, le loro dedizioni e gli strascichi dei pensieri che ho uditi per trent'anni, se solo spegnessero questo disturbo imperituro che alimenta cattivi odori come il motore del chiosco ambulante in piazza.
Se mi lasciassero posare la penna sul foglio e svuotare i loro echi, se mi permettessero solo per qualche istante di allargarmi nella mia urgenza, se mi dessero la loro assenza, lo spazio fermo e bianco per scrivere.

Per amare ci vuole distanza. Per ricordare ci vuole distanza. Ci vuole distanza anche per simulare la nostalgia, per montare un piccolo dramma naïv.
Forse pure la vicinanza a Dio mi sarà insopportabile da morta, e continuerò a reincarnarmi e a separarmi.

Lasciatemi nel mio silenzio, così urgente di parole mie.