domenica 14 novembre 2010

Italia / Germania (atteggiamento pedagogico)

Una differenza fondamentale tra Germania e Italia (fra Europa del Nord ed Europa del Sud) sta nell'atteggiamento pedagogico. In generale, per un tedesco di media cultura è chiaro che l'esempio vale più di mille parole. La coerenza è un orizzonte che guida l'azione.
Inoltre, l'atteggiamento pedagogico nella società tedesca è trasversale: non interessa solo la più giovane generazione. Per strada capita spesso di essere fermati da un perfetto sconosciuto che ritiene fondamentale farvi conoscere la sua opinione in merito ad una vostra azione (se avete attraversato fuori delle strisce con un bambino, per esempio; se avete parcheggiato occupando un poco lo spazio per un'altra auto - anche se il passante non ha alcun interesse personale in quel posto) e persino in maniera preventiva (ad esempio se state fumando una sigaretta potrebbe venire qualcuno a ricordarvi di non buttare la cicca per terra).
Se siete straniero in Germania e soffrite di manie di persecuzione, all'inizio potreste sviluppare l'idea che tutti vi stiano guardando, controllandovi e giudicandovi come straniero ineducato.
Ho visto spesso scene di questo genere: mamme turche alla fermata della metropolitana che parlano in turco con i propri figli, ma che ricorrono subito ad un durissimo tedesco se il figlio fa qualcosa che non va (perché gli altri sappiano che lei lo sta riprendendo, che, pur essendo straniera, lo sa educare secondo le regole).

Nel rapporto educativo sono molto differenti le distanze.
In Italia e in Turchia (parlo spesso di turchi perché a Neukölln, quartiere meridionale di Berlino, essi costituiscono una comunità vastissima; ma in realtà descrivo approssimativamente un variegato panorama composto di turchi, curdi e arabi), i genitori allungano la voce sino ai bambini per richiamarli, cioè, in pratica, gridano. L'adulto tedesco, invece, si avvicina al bambino, si piega per mettere lo sguardo alla stessa altezza e spiega le motivazioni del proprio disappunto.
C'è un'altra dimensione della distanza: in Germania i bambini non si toccano. Ho visto molto spesso in Italia maestre d'asilo o di scuola prendere per un braccio i bambini e spostarli, dislocandoli quasi di peso o addirittura strattonandoli. Questo in Germania non si può fare, neppure gentilmente.