sabato 18 dicembre 2010

Blogjournal (dalla chiaroveggente)


Da ieri mi sentivo molto giù, brutta e senza gioia. Appena Marion mi ha vista mi ha detto: “Sei sotto pressione”.

Mi sembra incredibile che dall’anno scorso io abbia incontrato la chiaroveggente solo quattro volte, perché i cambiamenti che ha portato in me sono vastissimi, temporalmente li collocherei nella dimensione di anni. Era invece appena il 2008 quando la cameriera della pizzeria mi ha dato il suo numero.

Mi ricordo esattamente cosa mi ha detto la prima volta. Quello che mi chiedo oggi è cosa ha visto Marion di me, di me veramente, quel giorno. Perché certamente lei non può dire tutto subito. E del resto una volta mi ha spiegato che solo man mano che le cose vecchie vengono risolte e messe in ordine si possono vedere le cose future. 

Avevo tantissima voglia di andare da Marion. Non per bisogno o per curiosità, questa volta: per incontrare me stessa. Quando mi sono sdraiata, mi sono accorta che sorridevo: era come se fossi emozionata all'idea di andare incontro alle mie emozioni attuali e al mio futuro. Gli ultimi cinquanta euro sul conto questo mese vanno a lei.

Prima di cominciare la seduta abbiamo chiacchierato a lungo, lei sul divanetto e io di fronte sulla poltrona. Mi ha offerto come sempre l’acqua e io ad un certo punto ne ho rovesciata un po': mi sono messa a ridere perché vi ho riconosciuto un segno di agitazione, è bello come il nostro corpo perde il controllo, si fa sopraffare. Le ho detto del mio lavoro a scuola, degli alunni che si attaccano alle mie gambe quando lascio l'aula, della relazione matrimoniale sempre più sfilacciata e pesante, del mio fastidio verso Neukölln e le brutture del mio quartiere, della voglia di tornare in Italia. Lei ha detto come sempre: "Schauen wir mal!", guardiamo, e mi ha fatto sdraiare.

Sul lettino ho avuto l’impressione, questa volta, che Marion non vedesse tutto subito, ma che dovesse veramente scavare, togliendo uno strato dopo l’altro. La successione delle sue operazioni era sempre la stessa: ha visto come scorre la sua energia; come è la mia energia da 0 a 10 (era a 4); ha indagato se sono radicata in questa vita; se mi ritengo degna di amore e di una vita felice; se mi godo la vita in ogni istante; se ho credenze distorte sugli uomini o sull'essere donna; se mio padre e mia madre mi "vedono"; se prendo l'energia dagli antenati; se nella famiglia ci sono vittime, carnefici, persone escluse, messe al bando o non riconosciute (si intendono persone che si sono suicidate, o figli illegittimi, o anche precedenti amori, persone tradite, persone amate che non possono entrare a far parte della famiglia); se devo perdonare qualcuno; se devo essere perdonata da qualcuno; se devo ringraziare qualcuno; se qualcuno mi deve ringraziare; se l'energia vitale è alta; se sto sulle mie gambe.
Avevo bassi il radicamento nella vita, la consapevolezza che nella vita tutto è a mia disposizione e la capacità di pensare a me stessa.
Ha passato in rassegna tutti gli organi, dai genitali al cuore sino agli strati dell'aura, e si è fermata al rene sinistro e al fegato, dove c'erano dei blocchi.

Ha dovuto lavorare un po' su mia madre. Ancora non mi "vede". Ha detto che capita, quando il parte è gemellare, che la madre sia pronta ad accettare sono una figlia: allora è come se l'altra non avesse posto in famiglia. Inoltre, io e soprattutto mia sorella maggiore portiamo il carico della sofferenza della linea materna delle antenate (donne che hanno dovuto sposare uomini che non amavano).

Ha visto che la mia energia femminile è a posto, mentre mi manca energia maschile. L’energia femminile è quella della comprensione, della creatività ecc., mentre l’energia maschile è quella fattiva, imprenditoriale, quella che stabilisce i confini e permette di dire no. Mi ha fatto allora visualizzare papà davanti a me, dietro di lui i due nonni maschi, e dietro gli antenati maschi sino all’ottava generazione, e mi ha fatto chiedere loro di darmi l’energia che realizza le cose. Mi ha detto che devo imparare a dire no. Ciò che può sembrare egoismo, a livello energetico è giusto: ognuno deve proteggere la propria energia e ricaricarla, per poterla dare agli altri.

Mi ha programmata (ha detto proprio così) perché io non abbia paura fra una fase e l’altra. Quando lascerò il mio lavoro non temerò per i soldi, né i soldi mi mancheranno. Sono consapevole del fatto che, adesso che Marion mi ha "ripulita" così bene, dopo le prime sedute, possa lavorare molto più liberamente su di me, ha forse accesso al mio livello inconscio e può addirittura programmarmi, anche riguardo ai sentimenti.

Questa volta ha parlato pochissimo di mio marito, mentre l’altra volta ho avuto la sensazione che mi perseguitasse su questo tema. Tanto che le avevo detto: “Perché mi chiedi ancora di lui?”. E lei mi aveva risposto che per far accadere le cose nuove bisogna far ordine in quelle vecchie. Era stato allora che, una volta a casa, avevo trovato la forza di parlare chiaramente con mio marito e di chiedergli la separazione.
Forse per questo durante la seduta di oggi non ha più dovuto parlarmi di lui: quel nodo è sciolto. Ciò che mi aspetta ora è naturalmente difficile e faticoso, ma è già stato avviato a soluzione. Non ho più colpe davanti a mio marito, perché gli ho parlato guardandolo negli occhi. E improvvisamente non provo emozioni negative: il rancore era rivolto verso me stessa perché rimanevo bloccata nella situazione, non avevo la forza di tirarmi fuori di lì. Credevo di non meritarmi un amore migliore.

Questa volta invece Marion ha parlato moltissimo di Roberto. Per "vederlo" mi ha chiesto di nuovo del nostro incontro. Le ho ricordato che era verso giugno. Lui era al parco giochi con i suoi figli e una mia amica: quando l'ho visto mi ha colpita moltissimo. L’ho incontrato poi altre due volte allo stesso modo, casualmente: lui era sempre con i suoi bambini. La quarta volta il destino ha dato un segno chiaro: ero ad un festival di strada, mi è venuta voglia di birra e ho attraversato tutta la piazza per raggiungere il chiosco; lì l'ho incontrato, sulla sua bicicletta: in quel punto aveva perso il cellulare ed era giusto tornato da casa a cercarlo. Era la settimana prima dell’inizio dell’estate e io gli ho proposto una festa al lago fra gente italiana. Così abbiamo cominciato a vederci. Marion mi aveva detto subito che quest'uomo sarebbe stato importante per me.
Questa volta Marion ha voluto vedere lui e sua moglie. L’altra volta mi aveva raccomandato che ognuno facesse il suo: io dovevo mettere in ordine le cose con il mio matrimonio, lui le sue – nessuno può fare un percorso per un altro – senza illudersi di poter cominciare una nuova esistenza prima di aver chiuso i conti aperti, perché questa partirebbe con un notevole carico. Mi ha detto perciò di stare attenta: anche se il suo matrimonio andava a rotoli perché non si parlavano da due anni, formalmente stava ancora in piedi, ed era necessario che io non facessi del male a nessuno, che non offendessi la moglie. “Wer Schuld hat, hat Schulden”: Chi ha colpa, ha debiti. Le colpe infatti bloccano l'energia e i soldi.

Mi sembra incredibile che Marion avesse visto l'arrivo di Roberto mesi prima. "Ti aspetta un uomo amorevole, affidabile, che ha a sua volta 2 figli e che vorrà fare un altro figlio con te: un italiano". Allora - ero completamente disfatta da mio marito, che era scappato con una cantante irlandese e tornato dopo due settimane, che mi vietava di invitare gli amici a casa e persino di cantare in bagno - avevo ribattuto che mi sembrava troppo bello, e lei aveva sottolineato che quando l’energia è alta, si può avere tutto.

Questa volta, scavando molto (sembrava fosse lei stessa curiosa!), ha visto che potrò incontrare ancora un uomo, ma che la sua energia è così alta che io devo lavorare molto per raggiungerlo e permettere l'incontro stesso (immagino allora l'universo in cui siamo immersi come formato da riverberi energetici a cerchi concentrici, come dei gironi: chi è fermo in un girone vive esperienze e relazioni di una certa qualità; per avere di più, per stare meglio, bisogna fare uno scatto, alzarsi di livello). Le ho chiesto se quest’uomo è più vecchio di me – perché io me li cerco sempre “maturi”. Lei mi ha detto di no, ha guardato un po’ meglio: forse sarà addirittura uno o due anni più giovane. Ha commentato in modo oscuro: "Le imperatrici hanno bisogno di uomini giovani, pieni di forze". Mi ha detto che è bilingue (svizzero-italiano o italo-tedesco), bello, con molte donne attorno, e che io proverò gelosia, ma che in nessun modo dovrò avere paura, lui mi amerà molto. Non so, non sono ancora pronta a credere che esistano uomini affidabili. Ma anche questa è una falsa convinzione che può bloccare l'incontro.
Io e lui, ha detto, vivremo insieme in Italia. Mi ha fatto ripetere ad alta voce: "Io torno a casa". Recitando queste parole, si è come sciolto un blocco, e insieme ho sentito una tensione molto forte in gola, come se un punto altamente infiammabile fosse stato acceso.

Tutto questo però fra due anni. E nel frattempo non devo fare errori con altri uomini. Mi ha anche detto che tutto dipenderà da me. Può darsi che Roberto trovi la forza di separarsi dalla moglie e che pure lui torni in Italia. Guardando nel vuoto (vorrei sapere cosa visualizza), ha anche visto che nei prossimi mesi si avvicinerà un vecchio amico. Un uomo interessante, ma non facile. Avrà lui stesso delle cose da risolvere, carichi del passato. Non è un uomo abbastanza maturo, anche lui deve superare delle prove. In particolare con lui avrei difficoltà a conciliare l'amore e i bambini, perché è un tipo che vuole completa attenzione. Lui però sarà molto importante per prendere nuova energia e sentirmi bene in Italia. Toccherà a me ad un certo punto scegliere l'uomo che voglio. Scegliere fra tre.

Le ho chiesto perché mi sento attratta dagli uomini tedeschi, perché il loro modo di porsi mi affascina così tanto. Lei mi ha detto che gli uomini tedeschi si mostrano forti, ma è tutta apparenza: non hanno un'energia sana, a causa della guerra che ha distrutto le energie dei loro padri e nonni, i quali non hanno potuto trasmettere vitalità alle generazioni che sono seguite. Insomma, per me vede proprio un italiano! Mi ha detto di aspettarmi che molti uomini si avvicineranno a me: dovrò saper dire di no per non farmi tirare giù dalle basse energie. Infatti, mi ha spiegato, con il rapporto sessuale si assume su di sé il campo energetico dell'altra persona. Poi mi ha messo una mano sul capo e mi ha consigliato di prendere precauzioni se andrò con un uomo. Mi ha detto che vede la luce di un bambino, se non sto attenta arriverà. È il terzo figlio a cui sono energeticamente destinata. 

Le ho chiesto per il mio lavoro se valga la pena fare una formazione Montessori. Lei mi ha detto di no: forse però una specializzazione nei problemi di apprendimento, e sui bambini super-dotati. Mentre diceva questo, un brivido intensissimo mi ha attraversato la nuca: le ho detto che ero meravigliata che tirasse fuori questi temi, perché sono proprio quelli di cui vorrei occuparmi. Lei mi ha risposto con sicurezza che diventerò specialista in queste cose, soprattutto di bambini super-dotati, fra qualche anno, e soprattutto che fonderò un nuovo modello di scuola.

Si è fermata qualche secondo con la sua mano appoggiata in un punto del mio corpo, guardando nel futuro in non so quale modo o forma, e poi mi ha detto, placida: "Tu sarai un nuovo tipo di insegnante. Verrà un tempo in cui le scuole saranno diverse, i bambini impareranno a meditare in classe, a curare la loro energia, faranno yoga; la scuola sarà orientata per materie: i bambini che saranno portati per la tecnica studieranno più quelle materie, e lasceranno da parte l’ortografia. Una scuola così ancora non c’è e va fondata. Al momento giusto conoscerai delle persone che, un po’ di là e un po’ di qua, ti daranno informazioni che ti aiuteranno a farlo. La nuova scuola avrà bisogno di insegnanti spiritualmente superiori".

In quel momento tutto ha acquisito senso, ho avuto voglia di andare avanti, di diventare una persona migliore. Io corrispondevo pienamente a quel futuro. Ho chiesto a Marion: "Dove posso imparare queste cose? Io non ce la faccio più ad insegnare in una scuola normale!", e lei mi ha risposto che i bambini adesso hanno lo stesso sapere degli scienziati antichi, e che io sento che hanno bisogno di una scuola diversa. Mi ha ripetuto che però i nuovi metodi non si possono imparare da nessuno, perché questa scuola ancora non esiste. Si metteranno insieme alcune persone a fondarla.

Infine ha guardato i miei figli. Stanno bene, ma il grande soffre per il padre. Inoltre, qualcosa lo spaventa all’asilo: forse alcuni compagni lo maltrattano. Ricordo che durante la prima seduta avevo confessato a Marion di avere brutti presentimenti su mio figlio: era come se mi aspettassi un incidente. Lei mi aveva spiegato che in realtà io avvertivo l’energia negativa del padre che si scaricava su mio figlio, e che il bambino faceva da specchio per il padre. Temevo per mio figlio, ma non era un incidente o una morte prematura ciò che dovevo aspettarmi. Mi aveva spiegato: “I bambini riflettono l’energia dei genitori. Quando per esempio un bambino è violento con il fratellino, in realtà esprime la delusione dei genitori che si aspettavano una femmina e non riconoscono il secondogenito maschio”.

Quando mi sono alzata dal lettino mi sentivo emozionata, come investita di un nuovo senso, e come al solito pesantissima: i carichi smossi, le energie liberate davano sempre la sensazione di un'impalcatura caduta in testa. Gli effetti della terapia duravano almeno due-tre giorni. La prima volta avevo continuato a piangere la notte: era stato come se una vecchia me fosse morta. 

Sempre più sento Marion amica. L’ultima volta durante la seduta mi aveva rivelato qualcosa di sé, circa dei soldi che erano arrivati come dal cielo, un'eredità inaspettata. Allora avevo avuto il coraggio di chiederle "com'è che fa". Con molta intensità mi aveva raccontato che lei è un medico e che è stata una specie di prodigio: laureatasi e specializzatasi mentre metteva al mondo tre figlie, con grande forza di volontà, aveva avviato uno studio privato con cui guadagnava benissimo. Poi un giorno aveva scoperto di soffrire di un brutto male agli occhi. Tentando tutte le vie per guarire, era ricorsa anche a cure alternative. In quel periodo aveva cominciato ad avere allucinazioni: a contatto con una persona aggressiva, ad esempio, visualizzava una testa di lupo. Credeva di essere vicina alla follia, invece si manifestavano delle capacità insospettate.  
Questa volta invece mi ha parlato dell'amore. Mi ha detto: “Il mio uomo è sempre più vicino, s’approssima: l'anno prossimo arriveranno cosa buone per me”. Mi ha fatto effetto che anche lei sia soggetta ad attese e misteri, come tutti noi.

Io e Marion ci siamo come al solito salutate con un abbraccio. Ero sulla porta e lei mi ha guardata. Ha disegnato con le mani nell'aria la mia silouhette e ha detto: "Ora sei bella".