venerdì 22 ottobre 2010

Bohumil Hrabal, Ho servito il re d'Inghilterra

"... e dagli occhi di queste coppie di amanti, perché anche le coppie sposate qui dal punto di osservazione del fronte diventavano coppie di amanti, imparai dai loro occhi a guardare il paesaggio, i fiori sul tavolo, i bambini che giocavano, il fatto che ogni ora era un sacramento dell'altare perché il giorno e la notte prima della partenza per il fronte gli amanti non dormivano più, non che fossero a letto, ma qualcosa qui c'era più del letto, c'erano gli occhi e il rapporto umano che per quasi tutta la mia vita di cameriere non avevo conosciuto con tale forza come vedevo e vivevo qui... In realtà io, sebbene facessi il cameriere e a volte anche il maître, io qui ero come in un grande teatro o cinematografo a vedere una pièce o un film triste e innamorato... e qui anche scoprii che il rapporto più umano fra due esseri umani è il silenzio, un'ora di silenzio, poi un quarto d'ora e poi quegli ultimi minuti quando arrivava la carrozza, a volte il calesse militare, altre volte un'auto e due esseri umani silenziosi si alzavano, si guardavano lungamente, sospiravano e poi l'ultimo bacio, e la figura dell'ufficiale si drizzava nel calesse, poi si sedeva e la vettura partiva verso la collina, l'ultimo voltarsi indietro, l'ultimo saluto col fazzoletto [...]