sabato 30 ottobre 2010

Sartre con gli occhi di un bambino

"In generale, egli stava bene con le persone grandi perché sono così rispettabili, e mai viene voglia di pensare che se la facciano a letto né a tutte quelle cose che fanno i bambini, perché hanno tanti abiti addosso e così scuri; non ci si può immaginare quel che c'è sotto".
"Luciano era un bambino molto buono ma quel giorno era in vena di disobbedienze. Guardò il grosso cespuglio d'ortiche con diffidenza; come si vedeva che era un luogo proibito! [...] Luciano frustò le ortiche gridando: 'Voglio bene a mammà, voglio bene a mammà.' Vedeva le ortiche spezzate pendere miserevolmente stillando bianco [...]. Ripeté: 'Voglio bene a mammà', ma la sua voce gli parve strana, ebbe una paura terribile e se ne tornò in salotto a gambe levate. Da quel giorno, Luciano comprese che non voleva bene alla mamma. Non si sentiva colpevole ma raddoppiò le gentilezze perché pensava che per tutta la vita si deve far finta di voler bene ai genitori"

(Jean-Paul Sartre, Infanzia di un capo, ne Il Muro)