mercoledì 13 ottobre 2010

Esistenzialismo

Sera d'agosto nera. Lo sguardo tenta l'allunaggio su remotissimi corpi astrali. Perdo nel buio il senso fra cigni e scorpioni e costellazioni di pesci: nuvole multiformi di polveri universali. Emetto onde mentali, interrogativi sul minuscolo essere che sono: nel vuoto fattosi, manca un'eco di ritorno.
Non c'è peso che tenga: si staccano le città, l'erba, la sera e il giorno, Cinzia. Nudo è il mondo di oceani e foreste: il buio lo fa glabro. Perdo la mia chioma di parole in testa. Mesta è la terra, senza rovi e sterpi, salici e viole; spento è il localissimo sole.
L'allunaggio è perfettamente riuscito: si staccano le pene, il pensiero che pesa, il peso del mondo, il fondo del male, e resta un volo muto di condor in tondo, il saccheggio esistenziale.