mercoledì 6 ottobre 2010

Consiglio di lettura

Sibilla Aleramo, una femminista e donna di lettere da ammirare. Cosa vuol dire essere femminista? Vi è un momento cognitivo che consiste nel vigilare su quelle discriminazioni di genere che sminuiscono le donne e le bambine; e vi è un momento operativo che traduce in lotta l'autoconsapevolezza acquisita.


L'Aleramo racconta la storia di una donna (attingendo alla propria biografia) che si risolvette ad abbandonare l'amatissimo figlioletto per allontanarsi dallo sposo-padrone che ogni notte la costringeva ad attacchi brutali e che l'aveva rinchiusa in casa per gelosia. A quei tempi, affatto remoti, in Italia le donne appartenevano ai mariti, e divorziando rinunciavano al diritto sui figli. La protagonista di "Una donna" è madre ma prima ancora donna, e lo scempio della propria persona, del proprio genio, della propria libertà di movimento e di pensiero la spinge a mettere una distanza fra lei e la famiglia, abbandonando il figlio: questa distanza è lo spazio della propria dignità.