mercoledì 6 ottobre 2010

Educazione sensoriale

Scriveva Maria Montessori cento anni fa:

"Se ben pensiamo, quasi tutte le sofisticazioni delle sostanze alimentari si rendono possibili per il torpore dei sensi esistente nelle moltitudini. La frode nell'industria si alimenta della mancanza di educazione sensoriale nelle masse; [...] manca loro la capacità materiale di giudicare direttamente, ossia di distinguere con i sensi i caratteri differenziali delle sostanze.
Infine noi diciamo in molti casi che si rende inutile l'intelligenza per la mancanza di pratica - e questa pratica è quasi sempre l'educazione sensoriale. [...]
È necessario iniziare l'educazione dei sensi nel periodo formativo, se vorremo in seguito con l'educazione perfezionarli."

"... in tutti questi progressi dell'educazione infantile moderna, siamo rimasti avvinti nel pregiudizio che nega al fanciullo le espressioni e i bisogni spirituali e ce lo fa considerare solo [...] un amabile corpo vegetante che noi dobbiamo curare, baciare e far muovere. L'educazione che una buona madre o una buona maestra moderna danno oggi al bambino che, per esempio, corre tra aiuole fiorite, è quella di non toccare i fiori e di non calpestare le erbe, quasi che al fanciullo bastasse soddisfasse i bisogni fisiologici del corpo movendo le gambe e respirando aria libera.
Ma se per la vita fisica è necessario lasciare il fanciullo esposto alle forze vivificatrici della natura, è pur necessario per la sua vita psichica porre l'anima del fanciullo a contatto con la creazione, per far tesoro delle forze direttamente educatrici della natura viva.
Il metodo per giungere a ciò è quello di avviare il bambino ai lavori agricoli guidandolo alla coltivazione delle piante e degli animali e quindi alla contemplazione intelligente della natura."

Quali verità altissime! Ho tirato su i miei figli nei loro primi anni in Germania, e lì ho scoperto che lo sviluppo cognitivo dei bambini parte dallo sviluppo motorio e sensoriale!
Perché in Italia i bambini stanno a scuola seduti al banco per ore e ore, senza uscire all'aria aperta? Perché si ignorano gli insegnamenti della Montessori? Perché non si danno ai bambini terra da coltivare, prati dove rotolarsi, animali da accarezzare, esperienze sensoriali da fare? Creiamo bambini-delfini senza mani. Poco male: non si deve tutto delegare alla scuola, e io porto i bambini al parco o nei boschi, dove corrono e si arrampicano e imparano i nomi degli alberi, li istruisco allo sport del "parkour" in città; certe sere mangiamo la pizza sui prati e allora ci sentiamo sospesi in un mondo nostro, fortunati.