martedì 26 ottobre 2010

Sciacquare i panni in Arno

Viaggio spesso in treno. Mi piacerebbe leggere - il paesaggio non lo guardo più, da quando, grazie a "La vicevita. Treni e viaggi in treno" di Valerio Magrelli, ho preso consapevolezza dei traumi oculari dovuti allo scorrimento veloce. Spesso però il vociare e il cianciare degli altri viaggiatori sono così invasivi da distogliermi dalla lettura. Non perché non riesca a concentrarmi. Il motivo è che le parole della gente, di certi gruppi di giovinetti, di certe bande, di certe telefonate chiassose sono così brutte, così avvilenti, così povere e ripetitive e vuote, così volgari anche, da sedurmi: ognuno all'ingresso di un orrido si ferma a guardare.

Bisognerebbe sciacquare i panni, tutte le bocche e le teste in Arno.